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Nuove repressioni sui sindacati indipendenti in Belarus

Inserito nel sito UITA il 27-Oct-2005





Aleksander Lukashenko, l�autoritario Presidente del Belarus, continua la sua offensiva contro quello che resta di sindacati indipendenti nel paese country (cliccare qui per i retroscena). Al congresso del 19-20 settembre della Federazione dei sindacati del Belarus (FPB), controllata dallo Stato, Lukashenko ha minacciato di eliminare i sindacati indipendenti, minacce seguite da misure repressive.

Nel suo discorso, Lukashenko ha affermato che i sindacati indipendenti costituiscono una minaccia molto pi� grave che i partiti d�opposizione ed i loro dirigenti, che sono deboli e non hanno legami con i lavoratori. Ha detto anche chiaramente che nel 2006 � anno in cui prevede di lanciarsi nel terzo mandato presidenziale, costituzionalmente illegale � non ci saranno n� partiti politici indipendenti n� sindacati indipendenti. Non tutte le sue affermazioni sono state rese pubbliche negli spezzoni del suo discorso teletrasmessi, tanto pi� che la Commissione europea sorveglia la messa in opera dei diritti sindacali in concomitanza con la possibilit� di ritiro delle preferenze commerciali del sistema GSP. Il significato pratico di queste minacce, per�, � gi� apparso chiaro.

Il Congresso dei sindacati democratici di Belarus (BKDP) aveva previsto un raduno per il 22 ottobre, come dimostrazione pubblica della sua determinazione di continuare la lotta per i diritti sindacali. Le autorit� di Minsk normalmente autorizzano manifestazioni solo nella piazza Bangalore Square, luogo remoto ed isolato. Questa volta, come condizione per l�autorizzazione, le autorit� hanno chiesto al BKDP il pagamento anticipato del servizi di polizia, ambulanze e quattro altri servizi statali. La manifestazione sarebbe costata al sindacato fino a cinquemila dollari. Mantenere la manifestazione senza pagare la polizia e annessi servizi sarebbe costato multe ben superiori ai mezzi del BKPD, che ha quindi deciso di non pagare il governo per l�esercizio dei propri diritti, ma di avviare una procedura legale contro la commissione esecutiva della municipalit� di Minsk. �Non possono chiederci di pagare per manifestare�, ha detto Aleksander Yaroshuk, Presidente del BKPD. �E� totalmente illegale. Dobbiamo creare un precedente giuridico per reclamare i nostri diritti.� Yaroshuk ha anche sottolineato altre misure repressive che le autorit� possono usare nella loro politica contro i sindacati, tra cui la corruzione ed esigenze di registrazione irrealizzabili, nella prevista revisione della Legge sui sindacati e la minaccia generalizzata di licenziamenti, ora che contratti individuali hanno sostituito il sistema precedente di occupazione permanente.