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Sindacati in Guyana chiedono all�UE di rinunciare a ridurre al prezzo dello zucchero

Inserito nel sito UITA il 13-Aug-2004





�Una minaccia allo zucchero � una minaccia alla Guyana.� Cos� diceva un cartellone in una manifestazione sindacale di fronte alla Delegazione europea a Georgetown il 19 luglio scorso. Varie dozzine di lavoratori insieme ai sindacati GAWU e NAACIE, affiliati all�UITA, hanno protestato contro le riforme del regime saccarifero dell�Unione europea proposto dalla Commissione il 14 luglio.

Le riforme proposte potrebbero portare a grossi cambiamenti nel regime saccarifero europeo, tra cui la fine del sistema di prezzi all�intervento e riduzione dei prezzi garantiti, modifiche dei sistemi di contingenti di produzione nazionale ed aiuti finanziari ai bieticoltori. La proposta � estremamente importante per i paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) e, se approvata, significherebbe tagli ai prezzi interni con conseguenti riduzioni dei prezzi preferenziali UE/ACP di circa il 37% nei prossimi due anni.

Dopo la manifestazione, i sindacati del paese e la GuySuCo (la Guyana Sugar Corporation di propriet� statale) hanno inviato una lettera il 27 luglio alla Delegazione europea in Guyana dove si afferma che questa industria occupa direttamente 20'000 lavoratori e 5'000 coltivatori di canna, creando indirettamente quasi 100'000 posti di lavoro. Le conseguenze di un improvviso e drastico taglio nei prezzi preferenziali sarebbero devastanti in un paese con una popolazione totale di solo 750'000 persone. Un altro cartellone diceva: �Senza zucchero tutto patir� in Guyana�.


Di fronte a Per Eklund, capo della Delegazione dell�UE in Guyana, il presidente del GAWU, Komal Chand (al centro), insieme al presidente del NAACIE, Kenneth Joseph (alla sua sinistra) ed il Direttore generale della GuySuCo, Michael Boast


L�UITA appoggia totalmente l�iniziativa degli affiliati guianesi. L�Unione europea e la comunit� internazionale non possono ignorare gli sforzi del paese per costruire un futuro per la sua popolazione sulla base di un�industria che ha visto molti cambiamenti positivi negli ultimi anni: dopo il crollo della produzione, scesa a 130�000t nel 1990, l�industria si � ripresa grazie alla forte partecipazione dei sindacati, al determinato sostegno politico e ad una sana gestione. Anche se la politica saccarifera europea necessita modifiche, l�UITA ritiene che queste non possano colpire ingiustamente i partner pi� deboli.

La Commissione europea ha affermato di voler dialogare con gli ACP in materia di commercio e sviluppo, e che l�impatto delle riforme sul mondo in via di sviluppo non pu� essere �affrontato in modo semplicistico o affrettato�: l�industria saccarifera guianese d� l�occasione all�UE di manter parola.

Il GAWU (Guyana Agricultural and General Workers Union) rappresenta quasi il 95% dei lavoratori nel settore saccarifero; il NAACIE (National Association of Agricultural, Commercial and Industrial Employees) raggruppa gli impiegati del settore.