IUF logo; clicking here returns you to the home page.
IUF
Riunisce i lavoratori agroalimentari e del turismo di tutto il mondo


I cittadini si uniscono ai lavoratori InBev per combattere le massiccie ristrutturazioni e protestare contro la chiusura degli storici birrifici di Hoegaarden e Bellevue

Inserito nel sito UITA il 16-Dec-2005





Nella prima settimana di dicembre InBev Belgio ha annunciato il suo piano di chiusura del birrificio di Bellevue a Bruxelles e di quello del piccolo villaggio di Hoegaarden, in cui la ben nota omonima birra bianca � stata prodotta per secoli. Ironicamente, la notizia � giunta proprio nel momento in cui Pierre Celis, che ha rilanciato con successo la produzione della famosa birra bianca nel 1965, � stato nominato cittadino onorario dalle autorit� locali di Hoegaarden. Ancora una volta InBev ha tradito la sua immagine promozionale di "Produttore Globale di Birra Locale". L'anno scorso, malgrado una protesta popolare su grande scala, InBev ha chiuso la fabbrica di birra britannica che ha prodotto per secoli la cosiddetta "crema di Manchester" (Birra Boddington).

Il 10 dicembre, circa 3000 cittadini e figure politiche si sono unite ai lavoratori di InBev in una dimostrazione di massa contro le due chiusure. Alcuni giorni dopo, l'amministrazione InBev ha comunicato il licenziamento a 45 lavoratori della sede InBev di Leuven prima che fosse raggiunto un accordo sul programma sociale. Questi 45 licenziamenti fanno parte di un programma di ristrutturazione precedente al quale la chiusura di Hoegaarden e la pi� recente ristrutturazione aggiungono un totale di 232 tagli di personale (di cui 59 in Hoegaarden). Questo atto anti-sociale � contrario a tutte le pratiche precedenti e al principio di negoziazione in buona fede, dal momento che InBev aveva promesso di non procedere ad alcun licenziamento fino a quando le trattative non fossero concluse. Il 16 dicembre i birrifici Belle-Vue e Hoegaarden hanno scioperato per un giorno: 200 lavoratori hanno ostruito l'entrata dei quartieri generali amministrativi InBev a Leuven.


I lavoratori dei birrifici Hoegaarden e Bellevue in sciopero il 16 dicembre scorso

Anche se le trattative stanno continuando, i rapporti fra la direzione e i sindacati sono ora molto tesi. Gli operai belgi hanno ricevuto il supporto dei colleghi sindacalisti in Francia, dove InBev ha annunciato pi� di 300 tagli. InBev, che � gi� il pi� grande produttare mondiale di birra in termini di volume, sta tentando di soppiantare Anheuser Busch come maggiore produttore di birra del mondo in termini di profitto. La sua strategia globale consiste nel ristrutturare le operazioni, chiudere gli stabilimenti di produzione di birra nei suoi mercati gi� assicurati in Europa occidentale e Canada ed espandersi ulteriormente nei mercati emergenti di Russia, Cina e America Latina.

Gli esecutivi InBev sembrano sempre piu' provenire dall'ex management di AmBev, il grande produttore brasiliano di birra con cui la belga Interbrew si � fusa nel 2004. Il nuovo CEO Carlos Brito giunge da AmBev, che ha chiuso met� degli stabilitmenti in Brasile dopo la fusione dei produttori brasiliani Brahma e Antartica. I sindacalisti belgi hanno appreso i nuovi brutali metodi dell'amministrazione AmBev in occasione della loro partecipazione alla conferenza organizzata dalla UITA su InBev in Brasile in novembre 2005.