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Riunisce i lavoratori agroalimentari e del turismo di tutto il mondo


Invito a protestare contro lo stato d�emergenza nelle Filippine

Inserito nel sito UITA il 01-Mar-2006





Il seguente appello � stato lanciato da LEARN - Alliance of Progressive Labor, Labor Education and Research Network (alleanza e rete dei lavoratori progressisti, per l�istruzione e la ricerca) e da Global Network (Rete mondiale) filippina a seguito della proclamazione dello stato d�emergenza il 24 febbraio scorso da parte del Presidente delle Filippine, Arroyo. L�UITA ha scritto alle autorit� filippine per esigere l�abrogazione immediata di qualsiasi misura d�emergenza. Incoraggiamo la massima diffusione possibile di questo appello.

Come Arroyo distrugge lo spirito di �Potere popolare� vent�anni dopo

Cari amici, colleghi, compagni,

Il 24 febbraio 2006, all�alba della vigiglia del 20� anniversario della rivoluzione �Potere popolare� nelle Filippine, il Presidente Gloria Macapagal-Arroyo ha proclamato lo stato d�emergenza nazionale, secondo la Proclamazione 1017, col pretesto di un complotto in corso per rovesciare il governo orchestrato da militari, politici dell�opposizione e ribelli comunisti.

Tale dichiarazione ha conferito autorit� al governo e ai militari per disperdere con violenza la manifestazione civile tenutasi ieri per commemorare la rivoluzione �Potere popolare� del 1986. La polizia e i militari hanno effettuato arresti senza mandato di manifestanti, sindacalisti, attivisti politici e politici dell�opposizione nelle 24 ore successive all�annuncio dello stato d�emergenza. I locali di un quotidiano dell�opposizione sono stati invasi e occupati dalle forze della polizia nazionale (PNP) senza giustificazione alcuna, anche se queste non disponevano di mandato di perquisizione. Nel proclamare lo stato d�emergenza, la Arroyo afferma che questo l�autorizza a prendere il controllo dei servizi pubblici, inclusi i media, e che autorizza i militari ad arrestare ed imprigionare senza mandato dirigenti dell�opposizione che secondo lei sono pericolosi per l�interesse pubblico.

Tuttavia, secondo l�opinione di alcuni giuristi esperti di diritti umani, tale proclamazione non � fondata ed � anticostituzionale: lo stato d�emergenza nazionale non conferisce al Presidente poteri supplementari a meno che il paese non sia in situazione di �atti di violenza, invasione o ribellione alla legge�. Tali motivazioni sono assolutamente infondate e quindi la proclamazione � illegittima. La proclamazione di Arroyo non fa che aggravare la minaccia alla democrazia privando la popolazione dei diritti politici basilari e reprimendo la libert� d�espressione e di dissidenza.

Prima che la situazione peggiori, chiediamo ad Arroyo di ritirare la dichiarazione e far cessare gli arresti senza mandato di esponenti dell�opposizione.

Inoltre, in collusione coi militari, il governo ha emanato l�Ordinanza generale No. 5, che d� direttive ai militari ed alla polizia di reprimere moti illegali e ristabilire l�ordine. Purtroppo, i funzionari governativi ed i militari interpretano questa ordinanza come un modo per dichiarare illegale qualsiasi raduno politico e manifestazione pubblica. Ironicamente, un�Ordinanza generale No. 5 era stata decretata anche sotto la dittatura Marcos, per dichiarare illegali raduni o manifestazioni politiche pacifiche. Direttive governative come questa tendono a mostrare i parallelismi con l�epoca della dittatura, quando i governi utilizzano mezzi repressivi per sopprimere i diritti democratici della popolazione semplicemente per prolungare la propria sopravvivenza politica illegittima.

A voi, compagni di lotta per la democrazia e i diritti sindacali, chiediamo urgentemente di unirvi alla nostra condanna del governo Arroyo per la sua proclamazione dello stato d�emergenza. In modo pi� specifico, vi chiediamo di esercitare pressioni politiche sui vostri rispettivi governi affich� si desolidarizzino dalla dichiarazione del Presidente Arroyo. Vi chiediamo anche di manifestare il vostro appoggio alla democrazia, appellandovi al governo filippino affinch� ritiri la dichiarazione dello stato d�emergenza. Vi preghiamo, cari compagni, di appoggiare la lotta per i diritti democratici e sindacali non solo nelle Filippine, ma dovunque nel mondo.