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L'UITA denuncia Reynolds e BAT per non rispetto delle Linee Guida dell'OCSE sui diritti sindacali

Inserito nel sito UITA il 10-May-2006





L�UITA ha avviato una procedura presso l�OCSE negli USA e nel Regno Unito in reazione a grossolane violazioni delle Linee Guida per le multinazionali da parte del fabbricante di sigarette Reynolds American Inc., filiale della British American Tobacco (BAT), basata nel Regno Unito.

Il 3 maggio, l�UITA ha inviato denunce ufficiali ai Punti di contatto nazionali dell�OCSE negli USA e nel Regno Unito chiedendo loro d�intervenire urgentemente presso la direzione affinch� cessi di minacciare i lavoratori che cercano di avere una rappresentazione sindacale nelle due fabbriche Reynolds a Winston-Salem (Nord Carolina, USA).

Su richiesta della maggioranza dei lavoratori nelle due fabbriche, due sindacati � il BCTGM (lavoratori in pasticceria, forni e tabacco, e mugnai) e il IAM (macchinisti e lavoratori dell�aerospaziale) � hanno avviato insieme il processo di sindacalizzazione delle due fabbriche. Reynolds ha reagito lanciando una campagna massiccia anti-sindacale mirata ad obbligare i dipendenti a respingere la rappresentazione sindacale.

La societ� ha ripetutamente violato le Linee Guida dell�OCSE nella sua strategia coercitiva e ben finanziata, per far capire ai dipendenti la gravit� delle conseguenze della scelta di avere una rappresentanza sindacale. Tra le conseguenze invocate dalla direzione c�era la chiara minaccia per i lavoratori che la produzione verrebbe delocalizzata all�estero in caso di voto favorevole al sindacato l�11 maggio. Si tratta di una violazione palese dell�Art. IV 7 delle Linee Guida, che afferma che le aziende dovrebbero:

Nel contesto di negoziati bona fide con i rappresentanti del personale relativi alle condizioni di lavoro, o se i dipendenti esercitano il loro diritto di sindacalizzarsi, evitare di minacciare il trasferimento di tutta o parte dell�unit� operativa fuori dal paese interessato o trasferire dipendenti dalle entit� facenti parte dell�azienda verso altri paesi allo scopo d�influenzare indebitamente i negoziati o di ostacolare l�esercizio del diritto alla sindacalizzazione.

La Vice presidente per le risorse umane della Reynolds American, Ann Johnston, ha dichiarato nel corso di riunioni dei lavoratori convocate dall�azienda che il fatto di organizzare un sindacato avrebbe portato inevitabilmente ad uno sciopero e che in caso di sciopero l�azienda, per continuare a funzionare, avrebbe dovuto scegliere tra sostituire gli scioperanti definitivamente o con lavoratori interinali, oppure trasferire la produzione fuori del paese.

Il 26 aprile, la Johnston ha minacciato di trasferire la produzione in Messico (dove BAT ha un impianto di produzione) in caso di scioperi, ed il 27 aprile ha minacciato di trasferire a Puerto Rico. Tali minacce si situavano nel contesto di un continuo sbarramento di propaganda anti-sindacale diffamatoria, che chiaramente viola l�Art. IV 1(a) delle Linee Guida, che chiede alle aziende di rispettare i diritti dei dipendenti di essere rappresentati da sindacati.

Nel 2003, l�UITA ag� nello stesso modo quando la direzione di Nestl� minacci� di chiudere la fabbrica di Cheongju (Sud Corea) e trasferire la produzione in Cina per esercitare pressioni sul sindacato con cui rifiutava di negoziare in una vertenza. La Commissione coreana per le relazioni industriali giudic� Nestl� colpevole di pratiche illecite in materia di lavoro e successivamente si giunse ad un accordo soddisfacente per chiudere il conflitto.

L�UITA ha sottolineato la necessit� di un�azione rapida nel caso della Reynolds American, vista la prossimit� dell�elezione dei rappresentanti sindacali, che non pu� dirsi libera ed equa se la societ� non cessa immediatamente d�intimidire i dipendenti.